giovedì, Maggio 2, 2024

Il Dispari 2016-06-27

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Il Dispari 2016-06-27

Il Dispari 2016-06-27

Editoriale | Bruno Mancini

La nostra associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” insieme al Circolo sportivo culturale “Il Dragone” presieduto da Pasquale Di Costanzo e con l’avallo di Gaetano Di Meglio Direttore di questa testata, nello scorso mese di Febbraio aveva sottoscritto un impegno ad una reciproca e costante collaborazione, tesa a perseguire lo scopo di promuovere l’Arte in generale, e la Poesia in particolare, con l’associazione “CentroInsieme Onlus – Progetto Vela: Rendere Consapevoli Scampia” presieduta da Vincenzo Monfregola coadiuvato dello scrittore Ivan Caldarese.

Come primo progetto comune fu avviata la partnership per il concorso nazionale di Poesia “Una poesia per il futuro“, ideato ed organizzato dall’associazione “CentroInsieme Onlus”, disponendo che un’apposita giuria organizzata e presieduta dalla Vicepresidente DILA, Roberta Panizza, selezionasse cinque poesie tra quelle regolarmente iscritte al Concorso Nazionale “Una poesia per il futuro” e che tali poesie, unitamente alle prime dieci classificate secondo il bando del premio, entrassero a far parte dell’antologia “Otto milioni – 2016” edita da DILA e contenente, tra l’altro, le poesie finaliste della quinta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”.

In questi giorni Roberta Panizza è impegnata con la Giuria da lei nominata e presieduta a portare a termine la prevista selezione.

Intanto, sabato scorso, in occasione della cerimonia di premiazione, alla quale hanno preso parte lo scrittore Lorenzo Marone e il Presidente della Municipalità di Scampia Paipais Apostolos, sono stati presentati il progetto “Daremo voce i sogni” ed il volume “Ambulatorio 62” di Ivan Caldarese edito dalla Marotta & Cafierio.

Pasquale Di Costanzo ha espresso al presidente Monfregola le congratulazioni da parte di questa redazione e per conto delle associazione DILA & IL DRAGONE annunciandogli la notizia della pubblicazione su questa testata delle poesie classificate ai primi tre posti.

Con i migliori complimento per le tre autrici ecco i testi premiati.

Prima edizione del Concorso Nazionale di Poesia UNA POESIA PER IL FUTURO

Prima Classificata
ANNA LAURA CITTADINO
Come neve a primavera.

E in quegli occhi di bambini
che intimorivano il cielo della Siria
che mi fermai a guardare.

Ogni sosta degli occhi negli occhi
ammutoliva di dolcezza
schiera di angeli e poeti.

Lontani, quegli occhi
dai piantatori di semi di rabbia
di astio e di veleni.

Lontani, dal giorno in cui
seppellirono le bambole
una rosa e il loro destino.

Distanti, dalla nenia di una donna
che gli fu madre intonava per loro.
Dimenticarono una nota al giorno
fino a leggere bianco il pentagramma
di una melodia che divenne troppo lontana
per sentirne l’eco.
Immaginai fiocchi di neve scendere sulle strade,
sui tetti, sui lampioni, sui campi tinti di rosso
sulla voglia di piangere d’ogni donna e d’ogni uomo.

Pregai. Pregai che la pace giungesse
a sorprenderci come neve a primavera
come simbolo di perdono
e ci avremmo danzato sopra tutti insieme
con le mani aperte come i mendicanti
per raccogliere amore.

Seconda Classificata
MARIA ANTONIETTA D’ONOFRIO
Ieri avevo un tempo

Ieri avevo un tempo,
davvero,
credevo in qualcosa.

Parlavo e ascoltavo.

Dalla mia bocca
uscivano parole chiare,
erano speranza
giustizia
verità
pace
libertà
amore.

Ieri avevo un tempo
che volevo cambiare,
una strada che si chiamava
Futuro.

Avevo un libro sotto al braccio
e un sogno al caldo
del cappello.

Una poesia da gridare,
mille musiche per piangere,
eroi e miti da portare nel cuore.

Oggi ho un figlio.

Per lui,
per tutti i figli del mondo
dovrò ritrovare le parole
il libro
la musica
la poesia
i miti e gli eroi,
il vecchio
e il nuovo sogno.

E un lungo tempo cambiato
che sia finalmente
Futuro.

Terza Classificata
ANTONELLA PROIETTI
Annaffiate i bambini

Annaffiate i bambini
Con piccole gocce di cultura,
pioggia di libri d’avventura,
giochi all’aperto con gli amici
cavalli, rane, cani e mici.

Annaffiate i bambini
Con grandinate di palloncini colorati,
quadrifogli cercati per i prati,
libellule rincorse fra le siepi,
zolle di muschio adatte pei presepi.

Annaffiate i bambini
Con cascate di stelle spiate nella notte,
con risate gioiose, bottoni, e scarpe rotte,
con luci di tramonti rosati in mezzo al mare,
con nuvole di polvere di cento e cento gare.

Annaffiate i bambini,
e loro cresceranno da piccoli germogli di creature
a uomini e donne dalle idee mature,
ben saldi in mezzo al vento, al buio e alle tempeste,
con gli occhi bene aperti delle persone deste.

Annaffiate i bambini,
ci salveranno loro.

Ultimissima

Proprio mentre andiamo in stampa Roberta Panizza ci ha comunicato i risultati della votazione espressa dalla giuria da lei presieduta per conto del DISPARI e delle associazioni DILA e IL DRGONE. Qui di seguito la classifica finale con l’appuntamento alla prossima settimana per ulteriori approfondimenti.

Vivissimi complimenti ai vincitori dei quali fino ad ora non conosciamo le identità..

1° GABBIE
2° NEL DOMANI
3° LA MERITATA LIBERTA’
4° IL VUOTO
5° ABBRACCIA I TUOI SOGNI

Il Dispari 20160627 1 comp

LA VIOLENZA SULLA DONNA

La donna si affaccia nel panorama storico-culturale dalla “Rivoluzione Industriale”, quando per motivi di lavoro, le masse lavoratrici si spostavano dalle campagne alla città e la famiglia da “Patriarcale” si modificava in “Nucleare”, ciò dava della donna una visione molto più aperta e la possibilità di incominciare a essere se stessa: persona distinta, diversa dall’uomo e con le proprie responsabilità. Non più vista come chioccia che protegge, ma anche come persona responsabile capace di affrontare il mondo.

La Donna Nel Ventesimo Secolo

In Italia la comparsa massiccia della donna sulla scena pubblica costituisce la grande novità della storia e dalla fine del secondo conflitto mondiale, diventa nel giro di qualche anno la protagonista del cambiamento in tutti i campi sociali e professionali. La donna combattendo per i suoi diritti ottiene il divorzio, l’aborto, ed entra a fare sempre più parte della vita politica del paese: ministro, segretaria del governo, distinguendosi nell’arte, (intesa come scrittura, arte recitativa, musica, pittura, disegno) nella medicina, nell’insegnamento, nella moda, e oggi anche nello spazio, contribuendo ad educare e a raffinare la società italiana in aspetti fondamentali come le tradizioni, gli usi e i costumi, la sartoria, la cucina ecc.

Oggi, nonostante lo stato evolutivo della donna, sia dal punto di vista geografico sia da quello storico, nella maggior parte dei paesi del mondo abbia raggiunto il riconoscimento dei propri diritti, in altri, ancora adesso, è considerata “merce di scambio” e venduta al migliore offerente.

I paesi civilizzati dovrebbero in qualche modo salvaguardare il diritto alla vita, invece ogni anno, molte sono le donne che vengono uccise, stuprate, violentate sia psicologicamente sia fisicamente dai propri familiari, da fidanzati, conviventi, compagni di vita, datori di lavoro.

A quanto pare il rispetto dei diritti della donna è un percorso ancora arduo per lei, ma facile per chi su di lei scarica la propria violenza.

Non sto qui a riportare fatti di cronaca sul tema perché ne parlano già tanto i giornali, la televisione, la radio e sarebbe noioso, ma ad affermare che, nonostante la presa di coscienza sociale, la violenza, in qualsiasi forma espressa, sulle donne è continua.

Ma perché se un amore finisce deve per forza finire anche la vita dell’ex fidanzata, amante, moglie?

Secondo me, cancellare la vita, oltre ad essere appropriazione indebita, è il risultato di una base di “SCHIZOFRENIA” IN PERSONE NON CURATE DA PICCOLE, O CHE DA PICCOLE SIANO STATE RIFIUTATE DAI GENITORI O DA CHI SI SIA PRESA CURA DI LORO.

Tina Bruno

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