domenica, Aprile 28, 2024

Il Dispari 2016-03-07

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Il Dispari 2016-03-07

Il Dispari 20160307 comp (1)

Editoriale

Lo scorso 28 Febbraio sono scaduti i termini per la presentazione delle poesie, delle opere grafiche e delle musiche da selezionare per l’assegnazione dei premiOtto milioni.
La commissione preposta alla designazione delle opere finaliste ha scelto 30 poesie, 2 opere grafiche e 1 canzone.

Possiamo, quindi già comunicare che Girotondo di Emozioni” parole e musica di Guido Arborelli è l’INNO della quinta edizione del premio internazionale di Poesia “Otto milioni”.
Questa testata avrà il privilegio di proporvi la canzone “Girotondo di Emozioni” in anteprima assoluta e nella versione originale. Potrete ascoltarla a partire dalle ore 18 di oggi collegandovi al link https://www.ildispari24.it/it/girotondo-di-emozioni/

In quanto al premio per la migliore opera grafica, la commissione ha deciso, operando in conformità del brocardo latino che recita ex aequo et bono, in quantum aequius melius, di considerare vincitrici a pari merito due opere a firma di Antonella Ronzulli e di Liga Sarah Lapinska. Se avrete la bontà di continuare a seguire le nostre iniziative culturali, potrete apprezzare le qualità delle due opere grafiche nella pubblicazione, comunque in esclusiva e certamente in anteprima, che vi proporremo lunedì prossimo.

A questo punto, tutta la scena deve andare alle 30 poesie designate finaliste del premio di poesia “Otto Milioni”, giunto ormai alla quinta edizione.
Le 30 poesie finaliste sono:

  • “Katia Massaro” di Angela Maria Tiberi; “Il bacio” di Silvana Lazzarino; “Tutto tace” di “Franco Maccioni; “Mezzanotte di Solidea Basso; “Cuori che si raccontano” di Antonio Fiore; “Fatica” di Ester Margherita Barbato; “Quasi l’alba.” di Massimo Rozzi; “Se io fossi la strada” di Liga Sarah Lapinska; “Le montagne raggiunte” di Janis Lapinskis; “L ‘idillio” di Vera Roke; “Ricordando l’estate soleggiata” di Anna Gura; “L’estate, la terra del fuoco” di Marta Zemgune; “Ho il mio proprio calendario” di Natalya Kalinovskaya; “La prigioniera dell’amore” di Eva Strazdina; “Notte a Ischia” di Pasquale Di Costanzo; “Oltre la libertà “ di Antonella Ronzulli; “Mondi di fuori “ di Annamaria Vezio; “A Mia madre” di Tina Bruno; “Bruce Lee profeta delle arti marziali” di Elisa Ruthenberg; “Poesia sulla malattia” di Giorgio Piacquadio; “Pensiero alla nonna” di Paola Occhi; “Gennaio 1976” di Mario Di Nicola; “Continuo in te” di Liga Sarah Lapinska; “Fammi la primavera” di Ester Margherita Barbato; “Sotto il pergolato” di Luciano” di Manfredi; “Davanti al fuoco” di Giuseppe Capoluongo; “Il peso della razionalità” di Ester Margherita Barbato; “Luna nuova “ di Luca Cipolla; “Una nota sola” di Ester Margherita Barbato; “Isole mai abbandonate” di Liga Sarah Lapinska.

Tutti i testi delle poesie finaliste li potrete trovare subito al link https://www.emmegiischia.com/wordpress/autori-finalisti-premio-otto-milioni-2016/
dove potrete votarli cliccando il “mi piace” presente nelle singole pagine.
Nelle prossime edizioni di questa rubrica, che vi ricordo ha cadenza settimanale (ogni lunedì), troverete pubblicate, in ordine sparso, tutte le poesie che potrete votare compilando i coupon allegati.” La graduatoria finale, infatti, sarà composta dalla somma dei punti ottenuti in quattro differenti classifiche le quali, oltre alle due suddette, saranno espresse successivamente tramite coupon inseriti nelle antologia “Otto milioni 2016” e, infine, da una Giuria tecnica appositamente nominata e presieduta da Roberta Panizza che ricopre il ruolo di Vice Presidente e Direttrice Artistica di DILA.

Poiché molti autori sono residenti in zone non coperte dalla distribuzione della nostra testata (e tanti autori vivono addirittura all’estero), abbiamo inteso mettere a loro disposizione un contatto di prenotazione valido anche per singole copie. Telefonando al numero 081984763, chiedendo della Signora IMMA, facendo il mio nome e indicando il giorno di pubblicazione, gli autori potranno ricevere a domicilio il numero di copie che vorranno pagando solo il costo dei giornali maggiorato di 3 euro per il servizio di spedizione.

Silvana Lazzarino chiude la rubrica odierna facendoci rivivere la visita che ha effettuata alla bella mostra romana dei maestri pittorici dell’arte italiana del Novecento… alla quale, lo dico con un pizzico di rammarico, avremmo certamente avuto piacere di recarci in molti!
Buona lettura!
Bruno Mancini

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Presentazione del brano GIROTONDO DI EMOZIONI

Intervista al DUO Arbonelli – Benedetti

GIROTONDO DI EMOZIONI è il brano designato come INNO della quinta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”.
Il testo e la musica sono di Guido Arbonelli.
Anche l’improvvisazione al clarinetto è dello stesso Arbonelli, che svolge attività didattica al Conservatorio in Adria (RO) e concerti come clarinettista.
La voce è della Prof.ssa Natalia Benedetti, vocalist solo per questa occasione perché anch’ella svolge attività di clarinettista e docente.
Il DUO Arbonelli – Benedetti ha svolto attività concertistica a Ischia fin dagli anni ’80, invitati spesso dal compianto M° Vincenzo Sena.
Inoltre hanno svolto spesso attività di docenza in masterclasses nei vari comuni dell’isola.
Di conseguenza, l’isola, con il suo sole e calore, mare e amore (come recita il testo della canzone) è da sempre rimasto nel cuore del DUO.
Per non parlare dei numerosi amici ischitani e napoletani che negli anni, hanno accompagnato le loro performances.

Bruno Mancini: “Come è nata l’dea della canzone Girotondo di emozioni che è stata scelta come inno della quinta edizione del premio internazionale di poesia Otto Milioni?”
Guido Arbonelli: “L’idea della canzone nasce quando, in internet, Natalia Benedetti ed io abbiamo viene visionato il Concorso letterario che ci ha attratto per la peculiarità di non essere solo un concorso ma di estrinsecarsi in una interessante serie di attività culturali.”

Bruno Mancini: “Quali sono i temi musicali con i quali avete costruito la canzone?”
Guido Arbonelli: “Nella canzone non poteva mancare un’introduzione “calma e nostalgicamente felice” con un’improvvisazione del clarinetto.
Poi lo strumento accompagna la voce, sempre ritmicamente melodica nei suoi temi che richiamano tutte le sensazioni che Ischia dona al visitatore.
Nella parte centrale si decide per un breve RAP (solo parlato) al fine di dare più incisività alla ritmica della canzone per poi mescolare il tutto con lo strumento che svisa in modo jazzistico e la voce che regala un… GIROTONDO DI EMOZIONI realmente vissute.”

Bruno Mancini: “Ringraziandovi per questo stupendo omaggio alla nostra isola d’Ischia e per la stima che avete riservato ai nostri progetti culturali, vi rinnoviamo i complimenti da parte di tutti i componenti dello staff DILA e contiamo di avervi quanto prima in concerto qui da noi.”
Guido Arbonelli: “Grazie a voi per il prestigioso riconoscimenti e… contateci, saremo presto di nuovo a Ischia”.

  • GIROTONDO DI EMOZIONI
    IL NOSTRO SIMBOLO D’AMORE
    E’ UN VERDE CUORE
    ISCHIA E’ UNA POESIA
    AMALA CON NOI
    SE TU VUOI LEGGER LA SUA STORIA
    TI SORPRENDERAI
    UN GIROTONDO DI EMOZIONI
    VIVILE CON NOI
    GREEN HEART GREEN HEART MARE, SOLE, AMORE
    GREEN HEART GREEN HEART SIAMO QUI PER TE
    GREEN HEART GREEN HEART MARE, SOLE, AMORE
    GREEN HEART GREEN HEART VIVILE CON NOI
    IMPROVVISAZIONE STRUMENTO
    GREEN HEART GREEN HEART VITA, LUCE, CUORE
    GREEN HEART GREEN HEART SIAMO QUI PER TE
    GREEN HEART GREEN HEART VITA, LUCE, CUORE
    GREEN HEART GREEN HEART ISCHIA E’ QUI PER TE
    Rap
    QUESTO CUORE VERDE BATTE PIU’ CE MAI,
    ALZA LE TUE MANI CANTA INSIEME A NOI,
    NOI SIAM FELICI PERCHE’ SIAMO AMICI,
    PRENDI LE EMOZIONI E VIVILE CON NOI,
    GREEN HEART GREEN HEART MARE, SOLE, AMORE
    GREEN HEART GREEN HEART SIAMO QUI PER TE
    GREEN HEART GREEN HEART MARE, SOLE, AMORE
    GREEN HEART GREEN HEART ISCHIA E’ QUI PER TEEEEE
Natalia Benedetti - Guido Arbonelli

Il Maestro Guido Arbonelli, che ringrazio, mi ha autorizzato ad utilizzare tutta la sua produzione musicale nei programmi web e/o tv che produrrò

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AFFINITÀ ELETTIVE

DA DE CHIRICO A BURRI

COLLEZIONI MAGNANI ROCCA & GALLERIA D’ARTE MODERNA

I momenti più significativi delle trasformazioni stilistico espressive dell’arte italiana del Novecento passando dal movimento della Metafisica all’Informale trovano un percorso interessante nella mostra in corso a Roma presso la Galleria di Arte Moderna di Via Crispi. La mostra, AFFINITÀ ELETTIVE da De Chirico a Burri con opere della Galleria d’Arte Moderna e della Fondazione Magnani Rocca, promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, offre (fino al 13 Marzo pv) ai visitatori una selezione di circa quaranta opere della prestigiosa collezione parmense in dialogo con le opere della Galleria d’Arte Moderna, nello spirito di reciprocità tra le due istituzioni, impegnate nella valorizzazione del patrimonio artistico del Novecento italiano. Sulla base di pure consonanze e suggestioni formali, di temi ed ambiti figurativi, si sono voluti accostare alcuni capolavori della collezione parmense a quelli della collezione capitolina riferendosi in particolare al periodo che dagli anni Venti arriva agli anni Sessanta cercando di guardare a quelle affinità elettive degli artisti per creare nuovi dialoghi tra gli stessi presenti nelle due raccolte in rapporto alle loro identità e al periodo in cui si sono formati.

Un dialogo che ha permesso un approfondimento diverso, stimolante, sul panorama culturale che dalla prima metà del Novecento arriva fino alle ricerche informali di Alberto Burri.

Straordinaria l’affinità elettiva tra le opere della collezione Magnani e quelle della collezione capitolina messa in luce da questo percorso dove, oltre al capolavoro del padre della Metafisica Giorgio de Chirico L’enigma della partenza (1914) che è una delle gemme della collezione Magnani, sono collocate alcune opere della collezione capitolina che dalla stessa corrente metafisica traggono spunto e richiami formali. Al nucleo parmense delle nature morte di Giorgio Morandi (con le serie Natura morta) e di Filippo De Pisis (W Mozart e Interno dello studio) viene giustapposto un vario panorama di opere della raccolta romana che negli stessi anni testimonia la ricerca formale svolta sul tema dell’oggetto sul piano, da parte di molti artisti italiani. I rimandi sono molteplici e riferiti a diversi artisti di rilievo: da Marino Marini a Giacomo Manzù, da Ettore Colla a Leoncillo, da Mafai a Scialoja, da Gino Severini ad Alberto Savinio, solo per citare alcuni autori delle circa cento opere presenti in mostra. Così accanto a Bambina sulla sedia di Manzù, Taglio rosso di Leoncillo e Composizione di Severini, sono Rovine di Varsavia di Turcato e Autunno di Savinio.

Chiude il percorso una sezione con acqueforti di Giorgio Morandi caratterizzate da raffinatezza e perizia tecnica nell’esecuzione. A Morandi nell’estate del 1996 Ischia aveva dedicato una mostra davvero suggestiva e di grande richiamo negli spazi del Castello Aragonese.

Silvana Lazzarino

De Chirico mostra Affinità elettive
Bruno Il dispari

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