Il Dispari 2016-06-20

Il Dispari 2016-06-20

Il Dispari 2016-06-20

Editoriale

Ben trovati affezionati lettori!

Sono due i temi che in questi giorni risultano degni delle luci della ribalta gentilmente offerta dal quotidiano “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio.

Uno, di carattere prevalentemente artistico e culturale, consiste nell’accordo stipulato tra la nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e il Museo Etnografico del Mare (ubicato ad Ischia Ponte nello storico Palazzo dell’orologio) presieduto da Rino Lauro; l’altro, di stampo essenzialmente economico, deriva dai pregevoli risultati che sta ottenendo la partnership, realizzata tra la nostra DILA e l’Associazione “Il Dragone “ presieduta da Pasquale “Dragon” Di Costanzo”, finalizzata ad intercettare potenziali amici dei nostri progetti disponibili ad assegnarci  il 2×1000 della loro IRPEF .

Per non sottrarre troppo spazio, con informazioni di carattere tecnico, agli articoli ed alle notizie che per i loro contenuti sono più consoni all’impostazione di questa pagina, mi limiterò a dire che l’accordo stipulato con il presidente Rino Lauro prevede la realizzazione di un cartellone annuale di eventi organizzati da DILA negli ambienti del Museo, mentre, per quanto riguarda la “campagna” promozionale del 2×1000, abbiamo avuto il piacere d’essere stati contatti da uno sponsor che ha provveduto a concordare la messa in onda tramite teleischia di uno spot ad hoc, ed inoltre ben due Senatori della Repubblica italiana ci hanno già garantito il loro appoggio.

Info: 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 24.

Bruno Mancini

Il Dispari 2016-06-20

ROBERTA PANIZZA ED I LUOGHI DELLE SUE EMOZIONI

Le emozioni che nascono innanzi alle bellezze del paesaggio italiano in particolare degli scorci di valli e monti del Trentino e di mare e cielo di Ischia suonano come una melodia avvolgente nei versi poetici di Roberta Panizza, sensibile interprete di un mondo vicino e lontano legato a stati d’animo di serenità e nostalgia che corrono nel tempo della vita.

Trentina di nascita (vive a Vermiglio, comune della Val di Sole), innamorata di Ischia, Roberta Panizza dopo la laurea in matematica conseguita presso l’Università di Bologna, si è dedicata all’insegnamento nella sua terra di origine, il Trentino, dove tuttora è titolare di cattedra presso una scuola media.

Ad Ischia ha incontrato lo scrittore e poeta Bruno Mancini, Presidente dell’Associazione Culturale di DILA (Da Ischia L’Arte), che intuendo le sue qualità l’ha chiamata a collaborare a diverse attività dell’Associazione che spaziano in tutti i campi dell’Arte: dalle mostre di pittura, ai concerti musicali, dagli incontri di lettura ai convegni e ai dibattiti.

In particolare il primo obiettivo di DILA, come sostiene Bruno Mancini è “quello di operare affinché l’Arte in generale e la Poesia in particolare riconquistino il palco di primo piano che compete loro nell’attuale società italiana”.

La poesia deve andare oltre i suoi spazi consueti e diffondersi attraverso nuovi canali fuori dall’ordinario. I testi poetici hanno così trovato altri spazi dove lasciare traccia di sé: si è voluto andare oltre, pensando alla cultura e in particolare alla letteratura in termini promozionali attraverso le imprese e le aziende commerciali.

La pubblicità diventa la formula per promuovere l’arte e la cultura.

Vicepresidente di DILA e fondatrice insieme a Bruno Mancini del gruppo LENOIS (LE NOstreISole) Roberta Panizza collabora alla realizzazione di diversi eventi tra incontri di lettura, dibattiti, mostre, per valorizzare le arti e la poesia in particolare.

Insieme a Bruno Mancini, Roberta Panizza ha curato diverse Antologie tra cui l’Antologia dedicata alla quarta edizione del Premio Internazionale di Poesia “Otto Milioni” nelle cui pagine sono presenti un gruppo di sue poesie rivolte in particolare alla sua terra, il Trentino, di cui fa intravedere con sofferto silenzio i segni della Grande Guerra, avvenimento devastante che ha segnato i destini di giovani vite innocenti.

Alla poesia Roberta Panizza si era accostata già dai tempi dell’università dando voce alle sue emozioni attraverso versi intensi e avvolgenti: versi che rivelano i luoghi più silenziosi del suo animo, le sue speranze e dubbi, i suoi sogni e le sue nostalgie.

Con i versi Roberta Panizza disegna il suo universo interiore ed i suoi componimenti hanno trovato un pubblico sempre più partecipe ed interessato, nonché una critica entusiasta. Basti pensare che Roberta Panizza oltre ad essere presente con le sue poesie in diverse raccolte antologiche, ha all’attivo anche una raccolta personale “Le mille porte” pubblicata con la casa editrice Aletti.

Il sentimento dell’amore per questa vita si manifesta pieno di desideri e attese, di ricordi e speranze e si percepisce come costante nella sua poesia dipinta da meravigliose descrizioni visive ed emotive legate ai sentimenti dell’uomo in attesa di risposte alla sua esistenza. Sentimenti che spaziano da stati di serenità e ammirazione innanzi a paesaggi suggestivi e mozzafiato, ad altri di turbamento e smarrimento ripensando al dolore dell’umanità causato dalla guerra, per lasciarsi andare ad attimi di meraviglia dove ci si scopre fragili, ma al sicuro dentro gli orizzonti di una natura che parla di infinito e verità.

Roberta Panizza con semplicità sa accarezzare ogni emozione vista e percepita negli sguardi e nei gesti di gente incontrata e conosciuta, emozioni vissute in prima persona, per regalare i sussulti del cuore che vanno e vengono improvvisi come ad aprire porte rimaste socchiuse dove recuperare stralci di memorie lontane che testimoniano storie, angoli di vite ormai finite, eppure vive nel tempo.

Amore e stupore per una natura che nei suoi colori e nelle sue metriche simboliche avvicina e allontana: una natura che appartiene alla terra ed al cielo, idealizzata nei suoi luoghi segreti e invisibili ad un primo sguardo.

Angoli nascosti dietro l’apparire con dietro altre verità.

Le sue poesie dedicate a scorci propri della Val di Sole o a giovani immersi nel torbido respiro della guerra, o ai ritmi del battito del suo cuore, vanno nel tempo e oltre il tempo abbracciando passato e presente dove si susseguono stati d’animo che appartengono da sempre all’uomo con le sue certezze e i suoi dubbi, le sue speranze e aspirazioni. Speranze, aspirazioni, dubbi e forse rimpianti si celano dentro e dietro quelle “porte” che la Panizza descrive nel suo libro dove i versi poetici rimandano alle porte fisiche e idealizzate, materiali e ideali che nascondono e celano, che permettono di passare dal giorno alla notte, dal finito all’infinito. Porte da aprire per passare ad una rinascita, per esaltare stati d’animo che Roberta Panizza mette a nudo nei suoi versi vibranti e pieni di passione per ciò che la circonda.

Attraverso le porte, ma anche soffermandosi sulle forze degli elementi della natura in particolare dell’acqua e del fuoco che purificano e infondono forza, la poetessa di Vermiglio, con il suo temperamento deciso e dolce, procede nei ritmi di un pensiero mai stanco di ascoltare il respiro dei battiti della natura e degli uomini che in essa si ritrovano.

La poesia della Panizza entra nella vita e la svela con altri occhi: quelli di una donna capace come pochi di toccare ogni sfumatura dell’animo umano nel suo percorrere questo tempo dove si è sempre in bilico tra finito e infinito, verità e mistero.

Silvana Lazzarino

LE MILLE PORTE
Il Dispari 2016-06-20

Per oltre 20 anni ho soggiornato nell’isola che ricordo con grande nostalgia, credo senza tema di smentita, che sia uno dei posti più suggestivi e romantici dell’intero pianeta.

Luciano Somma

Luciano Somma, poeta, scrittore e paroliere napoletano e voce nota nel panorama poetico italiano e non solo, presenta ai numerosi estimatori una nuova opera letteraria, Da Napoli con amore, edita da Photocity.

Il volume è diviso in due sezioni, “poesie napoletane” e “poesia e prosa italiana”.

Le liriche e i racconti sono accomunati dal sentimento profondo d’affetto dell’autore verso la sua città, Napoli.

Ogni verso celebra il forte legame con le origini, con la propria terra; il fascino e il mistero di Napoli si percepiscono a pieno, le emozioni che il poeta vive divengono quei tocchi poetici essenziali a nutrire l’anima di ricordi, percezioni, istanti.

La poesia “L’appuntammento” è un inno d’amore alla città dal mare generoso: “Napule è sempe chella…tale e quale,/ cu’ ‘o mare generoso, chinn’ ‘e core”.

Il costante rimando ai luoghi cari, agli ambienti e alle persone che hanno in qualche modo segnato il proprio cammino di vita, consente una lettura intensa che rivela l’amore per la famiglia, per il paesaggio, per quelle strade antiche e strette del quartiere.

La poesia in vernacolo di Luciano Somma ha il pregio di una musicalità calibrata, elegante, che valorizza il linguaggio scelto con accuratezza.

Il poeta libera l’ispirazione raggiungendo un equilibrio nel ritmo e nel lessico; le scelte stilistiche dimostrano l’afflato esperto e vibrante.

È una continua esplorazione di volti e di luoghi quest’opera, che non si limita a rendere omaggio alla città del poeta, ma ne canta i colori, i suoni, il calore umano.

Testimonianza precisa di questo viaggio in versi è la poesia “Piscatore”, dove si colgono tutte le sfumature dell’ uomo di mare che “tira ‘a rezza”.

Luciano Somma cerca di dare sonorità alle sue sensazioni, sempre animato da una grande abilità e sensibilità espressiva.

La raccolta è avvolta da atmosfere nostalgiche e gioiose, ci sono frammenti di memoria, ritratti di vita, e ogni tematica viene affrontata con la massima trasparenza ed intimità.

La seconda parte del libro contiene poesie e narrazioni brevi in italiano dal linguaggio semplice e asciutto, che vanno ad arricchire l’essenzialità poetica precedente.

L’incisività dei versi e la spontaneità della prosa di Luciano Somma fanno comprendere come, con incredibile naturalezza, l’autore riesca a ripercorrere e a ritrovare personaggi e ambienti della sua città, fissando con pennellate autentiche di scrittura le proprie esperienze.

Notevole è il valore dell’impegno profuso dall’autore nel preservare al ricordo l’aurea poetica della sua Napoli.

Michela Zanarella

C.S. | ACCADEMIA INTERNAZIONALE ARTE E CULTURA, ASSOCIAZIONE NUOVO CENACOLO DELLA POESIA, ASSOCIAZIONE ARTE E MESTIERI CASTELLI ROMANI

L’ultimo degli incontri culturali organizzati dall’Accademia Internazionale Arti e Cultura si è svolto a Sermoneta (presso la trattoria “da Elena”, Corso Garibaldi, 8) con la partecipazione della città di Sermoneta, dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura di Michelangelo Angrisani, dell’Associazione Nuovo Cenacolo della Poesia, dell’Associazione Arte e Mestieri Castelli Romani per la poesia, per la presentazione del libro “Tira fuori l’anima” della scrittrice Assunta Gneo.

Hanno declamato le poesie i poeti: Giovanni Rotunno, Angela Maria Tiberi, Alida Ferrettini.

L’Associazione Arte e Mestieri Castelli Romani è stata rappresentata dal Presidente Giancarlo Mariani, l’Associazione Nuovo Cenacolo della Poesia dal Vice Presidente Angela Maria Tiberi.

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