venerdì, Aprile 26, 2024

Capitale del libro 2023

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Bando Capitale del libro 2023

Capitale del libro 2023

Si pubblica il Bando per il conferimento del titolo di Capitale italiana del libro per l’anno 2023.

Le istanze e relativi dossier di candidatura dovranno essere inviati esclusivamente a mezzo pec all’indirizzo capitaledellibro@mailcert.beniculturali.it.
Si rappresenta che non sono stati definiti formulari né è possibile fornire indicazioni in merito alla lunghezza e alla struttura del dossier di candidatura, che rimane di esclusiva valutazione del Comune proponente.

La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata al 12 settembre 2022, saranno pertanto accettate tutte le istanze che perverranno entro le ore 24.00 del 12 settembre.

Eventuali informazioni e comunicazioni possono essere inviate all’indirizzo di posta ordinaria:
dg-bda.servizio1@cultura.gov.it.

BANDO COMPLETO

Ministero della cultura

DIREZIONE GENERALE BIBLIOTECHE E DIRITTO D’AUTORE

Via Michele Mercati, 4 – tel. 0667235000

PEC: mbac-dg-bda@mailcert.beniculturali.it

PEO: dg-bda@beniculturali.it

Bando per il conferimento per l’anno 2023 del titolo di «Capitale italiana del libro» in attuazione della Legge 13 febbraio 2020, n. 15, e del D.M. n. 398 del 10 agosto 2020

IL DIRETTORE GENERALE

VISTO il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, recante “Istituzione del Ministero per i beni e le attività culturali, a norma dell’art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, recante “Riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 2010, n. 34, “Regolamento recante organizzazione e funzionamento del Centro per il libro e la lettura, a norma dell’articolo 2, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 2 luglio 2009, n. 91”;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, n. 169, “Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance”;

VISTA la legge 31 dicembre 2009 n. 196, di contabilità e finanza pubblica;

VISTA la legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024;

VISTO il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 31 dicembre 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 310 del 31 dicembre 2021, con il quale è stata disposta, ai fini della gestione e della rendicontazione, la ripartizione in capitoli delle Unità di voto parlamentare relative allo stato di previsione della spesa del Ministero della cultura – Tab. n. 14 – del bilancio di previsione dello Stato, per l’anno finanziario 2022 e per il triennio 2022-2024;

VISTA la legge 13 febbraio 2020, n. 15, recante “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura”, che all’articolo 4 prevede l’assegnazione, da parte del Consiglio dei ministri, del titolo di «Capitale italiana del libro» e dispone a tale fine uno finanziamento di 500.000 euro annui a decorrere dall’anno 2020;

VISTO il decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo n. 398 del 10 agosto 2020, recante “Procedura per l’assegnazione del titolo di Capitale italiana del libro”, registrato dalla Corte dei Conti al n. 1822 del 2 settembre 2020, e in particolare l’articolo 2, comma 1, in cui si dispone che il titolo viene “conferito a seguito di una procedura di selezione annuale determinata da appositi bandi adottati dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore”;

VISTO il decreto legge 1° marzo 2021, n. 22 convertito con modifiche dalla legge 22 aprile 2021, n. 55, “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri

DECRETA

Articolo 1

  1. È indetta la procedura di conferimento del titolo di «Capitale italiana del libro» per l’anno 2023, per il perseguimento dei seguenti obiettivi:
  2. a) il miglioramento dell’offerta culturale, la crescita dell’inclusione sociale e il contrasto della povertà educativa, in considerazione delle esigenze della comunità locale di riferimento;
  3. b) il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociali, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica;
  4. c) l’utilizzo delle nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani e di altre categorie a rischio di esclusione sociale e dalle innovazioni tecnologiche, quali gli anziani e i disabili;
  5. d) la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi;
  6. e) il conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale, anche con riferimento all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU;
  7. f) diffondere l’abitudine alla lettura e favorire l’aumento del numero dei lettori, valorizzando l’immagine sociale del libro e della lettura nel quadro delle pratiche di consumo culturale;
  8. g) promuovere la frequentazione delle biblioteche e delle librerie e la conoscenza della produzione libraria italiana, incentivandone la diffusione e la fruizione;
  9. h) valorizzare le buone pratiche di promozione della lettura realizzate da soggetti pubblici e privati, rafforzandone la collaborazione;
  10. i) valorizzare la diversità della produzione editoriale;
  11. l) promuovere la dimensione interculturale e plurilingue della lettura nelle istituzioni scolastiche e nelle biblioteche.
  12. Possono candidarsi per il conferimento del suddetto titolo i Comuni.

Articolo 2

  1. I Comuni che si candidano al titolo di «Capitale italiana del libro» presentano, entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente bando sul sito della Direzione generale, nelle modalità indicate al successivo articolo 3, apposita istanza firmata digitalmente dal Sindaco con allegato un dossier di candidatura contenente:
  2. a) il progetto culturale, comprensivo del cronoprogramma delle attività previste, della durata di un anno, nonché il dettaglio degli interventi programmati, che possono prevedere:
  3. i) interventi strutturali;
  4. ii) quote specificamente destinate all’acquisto di libri per le iniziative di lettura e promozione;
  5. iii) quote specificamente destinate alla formazione specifica degli operatori della filiera del libro e delle istituzioni partecipanti al progetto;
  6. iv) l’acquisto o il noleggio di attrezzature e supporti informatici.
  7. b) il soggetto o i soggetti incaricati dell’attuazione delle attività comprese nel progetto culturale e del monitoraggio dei risultati;
  8. c) una analisi di sostenibilità economico-finanziaria;
  9. d) gli obiettivi perseguiti, in termini qualitativi e quantitativi, e gli indicatori che verranno utilizzati per la misurazione del loro conseguimento.
  10. Il dossier deve inoltre indicare le iniziative, con particolare riferimento ai “Patti locali per la lettura”, poste in essere dal Comune candidato, nel triennio 2020-2022, ai fini del riconoscimento della qualifica di “Città che legge” da parte del Centro per il libro e la lettura.

Articolo 3

  1. Il dossier di candidatura, completo degli elementi di cui al precedente articolo, dovrà essere inviato esclusivamente a mezzo pec all’indirizzo capitaledellibro@mailcert.beniculturali.it. Nel caso in cui il Comune candidato reputi di dover allegare al dossier contenuti non compatibili per dimensione con lo strumento della posta elettronica certificata, potrà darne menzione nel dossier indicando l’indirizzo o gli indirizzi web cui accedere per scaricare o visionare i suddetti contenuti.
  2. Sul sito web della Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore sono pubblicati i recapiti cui indirizzare le richieste d’informazione.

Articolo 4

  1. Le candidature per il conferimento del titolo di «Capitale italiana del libro» sono valutate da una Giuria composta da 5 esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura e dell’editoria, di cui tre designati dal Ministro, di cui uno con funzione di Presidente, e due designati dalla Conferenza Unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. La Giuria opera presso la Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore con il supporto di un’apposita Segreteria tecnica. La partecipazione alla Giuria non dà titolo a compensi, gettoni di partecipazione, indennità, compensi o emolumenti comunque denominati, salvo il rimborso delle spese, debitamente documentate, sostenute per partecipare alle riunioni in presenza presso la sede della Direzione, a gravare sul capitolo 1294, p.g.1 “Funzionamento di consigli, comitati e commissioni” del Segretariato Generale, ai sensi del decreto ministeriale 398 del 10 agosto 2020.
  2. I componenti della Giuria non devono avere avuto rapporti di collaborazione di alcun genere, nei due anni precedenti all’insediamento dell’organo, con i Comuni che hanno presentato la propria candidatura e non devono trovarsi in alcuna situazione di conflitto di interesse e/o incompatibilità rispetto ai medesimi Comuni. La Giuria può riunirsi e svolgere i suoi lavori anche a distanza, in via telematica, in forma simultanea e in modalità sincrona.
  3. La Giuria esamina le candidature e individua fino a 10 progetti finalisti, invitando i Comuni che li hanno presentati a un incontro per la presentazione pubblica e l’approfondimento del progetto, ai fini della valutazione finale. Nel caso in cui pervenga, nei termini stabiliti, un numero particolarmente elevato di candidature, la Giuria può operare una preselezione, condotta sulla base di un primo scrutinio del dossier di candidatura basato sulla verifica dei requisiti indicati nell’articolo 2, comma 1, e sulla qualità informativa del dossier in termini di completezza, chiarezza e coerenza.
  4. La selezione della candidatura vincitrice avviene secondo i seguenti criteri:
  5. a) coerenza del progetto rispetto alle finalità e agli obiettivi di cui all’articolo 1 del decreto ministeriale;
  6. b) efficacia del progetto come azione culturale diretta al rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, con particolare riferimento alle giovani generazioni;
  7. c) previsione di forme di cofinanziamento pubblico e privato, condivisione progettuale con altri enti territoriali e con soggetti pubblici e privati portatori di interesse presenti sul territorio;
  8. d) innovatività e capacità delle soluzioni proposte di fare uso di nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani e del potenziamento dell’accessibilità da parte dei soggetti di cui all’articolo 1, comma 2, lett. c) del decreto ministeriale;
  9. e) eventuale sottoscrizione di un “Patto locale per la lettura”;
  10. g) capacità di promuovere le città attraverso la valorizzazione della cultura del libro e dei festival letterari;
  11. h) impatti concreti e prevedibili del progetto sul medio-lungo periodo, anche oltre l’anno in cui la città è «Capitale italiana del libro».
  12. La Giuria, in sede di prima convocazione, può individuare ulteriori specificazioni dei criteri di valutazione di cui al comma precedente.
  13. A seguito della valutazione finale, entro il 30 novembre del 2022 la Giuria sottopone al Ministro della cultura il progetto della città proposta come «Capitale italiana del libro», corredato di una relazione motivata.

Articolo 5

  1. A supporto della Giuria della «Capitale italiana del libro», presso la Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore, è costituita una Segreteria tecnica che si avvale del Centro per il libro e la lettura per la verifica della rispondenza di quanto dichiarato nei dossier di candidatura con le attività svolte dai Comuni nell’ambito dei “Patti locali per la lettura” e per l’ottenimento del riconoscimento di “Città che legge”.

Articolo 6

  1. Sono escluse dalla procedura di valutazione tutte le candidature di Comuni il cui Consiglio, prima o durante l’iter di valutazione, sia stato decretato sciolto o sospeso ai sensi dell’art. 141 del D.Lgs. 267/2000.
  2. È inammissibile la domanda presentata da un Comune già designato quale “Capitale italiana del libro” nei precedenti cinque anni.

Articolo 7

  1. I progetti del Comune cui viene conferito il titolo di «Capitale italiana del libro» per il 2023 sono finanziati entro il limite di spesa di cinquecentomila euro sul capitolo 2095 della Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore, in due tranche di pari importo erogate rispettivamente entro il 31 marzo e il 31 luglio del 2023.
  2. Le erogazioni sono effettuate dal Centro per il libro e la lettura previa autorizzazione della Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore e, per il pagamento a saldo, all’esito della valutazione del primo rapporto presentato dal Comune ai sensi del comma 4 dell’articolo 8 del presente decreto.

Articolo 8

  1. La città proclamata «Capitale italiana del libro» assicura la pubblicità e la trasparenza di tutti gli atti relativi alla candidatura, alla selezione e alla successiva realizzazione dei progetti contenuti nel dossier vincitore.
  2. I progetti di cui al comma precedente devono essere corredati da un piano finanziario che può prevedere anche altri cofinanziamenti. Il piano di attività e di spesa, il cui avvio deve essere riferito all’anno per cui si è ottenuta la qualifica di “Capitale italiana del libro”, potrà svilupparsi entro lo stesso anno di riferimento o, al massimo, essere realizzato nel primo trimestre dell’anno successivo.
  3. La Direzione generale assicura il monitoraggio dell’attuazione del programma e verifica il conseguimento degli obiettivi per il tramite del Centro per il libro e la lettura.
  4. La «Capitale italiana del libro» provvede, a tale fine, alla redazione di un primo rapporto entro il 31 maggio 2023, propedeutico all’erogazione della seconda tranche del contributo di cui all’articolo precedente, e di un rapporto finale entro il 31 marzo 2024, nel quale si dà conto dei risultati raggiunti nell’anno di riferimento e del grado di realizzazione degli obiettivi previsti nel dossier di candidatura.
  5. Entrambi i rapporti saranno trasmessi al Centro per il libro e la lettura che valuterà il primo rapporto formulando alla «Capitale italiana del libro» eventuali suggerimenti per il completo conseguimento degli obiettivi previsti, e il rapporto finale per la verifica conclusiva a opera della Direzione generale.

Articolo 9

  1. In caso di utilizzo parziale delle risorse assegnate entro i termini e con le modalità di cui al presente decreto, o nel caso di accertate irregolarità, la Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore dispone la revoca parziale o totale del contributo assegnato, con recupero alle casse dello Stato delle somme versate.

Articolo 10

  1. Il presente decreto verrà pubblicato sul sito del web della Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della cultura.

IL DIRETTORE GENERALE

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