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Pizza e napoletanità. A “Porta a Porta” Ivano Veccia conquista tutti con la sua “Capricciosa”

Bruno Vespa fa da “paciere” tra Flavio Briatore e i pizzaioli campani, esaltando il talento del nostro Ivano

Il suo profumo inebria fin da subito e i suoi colori catturano lo sguardo anche dei più distratti, per non parlare del suo sapore e gusto da leccarsi i baffi. Di cosa stiamo parlando? Ma della Pizza (ovviamente) e della questione che sta tenendo banco in questi ultimi giorni sui social ed in tv.

Una discussine dai toni anche accesi che è culminata, l’altra sera, con la puntata di “Porta a Porta” e la presenza, in studio con Bruno Vespa, anche del nostro pizzaiolo Ivano Veccia, oltre che di Peppe Aiello e Gino Sorbillo.

Ma procediamo con ordine. Alcuni giorni fa, a scatenare il putiferio le dichiarazioni, poco felici, di Flavio Briatore, imprenditore che, in sintesi, ha dichiarato che la pizza napoletana: costa troppo poco per essere buona. Parole forti che hanno provocato una alzata di scudi mondiale in difesa della nostra pizza, elemento distintivo di italianità e di “napoletanità” nel mondo.

Entrando, quindi, nel grande mondo del “disco” più gustoso di sempre, il grande pubblico ha avuto modo di constatare che le dichiarazioni di Briatore erano basate su facili e errate convinzioni, di quelle che legano solo la qualità al prezzo e non tengono conto della bontà dei prodotti tipici e ben curati.

Durante la puntata del popolare programma “Porta a Porta” condotto da Bruno Vespa, andata in onda su Rai Uno, quindi, i pizzaioli e il nostro Ivano Veccia, hanno mostrato al pubblico l’armonia e il gusto della cucina napoletana e non solo, rispondendo così a Flavio Briatore.

“Flavio Briatore ha lanciato la sua pizza da 65 euro sulla quale si è fatto un grandissimo rumore senza sapere che, Ivano Veccia, che ha vinto il campionato come migliore pizza capricciosa, la fa anche da 70euro con il caviale” esordisce Bruno Vespa.

“Da 70 euro con tartufo bianco o caviale” aggiunge sorridendo Ivano.

“Il valore della pizza venduta varia a seconda del condimento – sottolinea Sorbillo – e oscilla dai 5 euro in su”.

La parola è passata poi a Briatore: “Io una guerra per la pizza non la faccio, ci sono stati video che sono girati, pizzaioli che venivano al crazy pizza per fare critiche infondate. Quindi ho fatto un post, ma non sono contro Napoli e amo quella città e tanti napoletani lavorano da noi”. Una dichiarazione che ha spento, definitivamente, le polemiche accese.

In diretta e i chiusura di servizio, poi, Ivano ha poi preparato una ottima pizza, la sua capricciosa, con prosciutto e carciofi arrosto in forno a legno, basilico e olio. Una pizza bella, fatta con farina 0 fatta da Ivano con impasto diretto.

Una pizza più che buona cui Bruno Vespa non ha resistito assaggiandola e “promuovendola”, ponendo fine ad una polemica che ha imperversato sui social e che ha portato ad una proposta di Briatore: cercare di creare un brand per esportare la pizza in tutto il mondo, rendendola uguale a quella tradizionale campana, la nostra.

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